Al ritorno dalle vacanze sono in pausa creativa: questo caldo non m' invoglia per niente a elaborare una qualunque idea creativa. E allora questa volta vi racconto di ....uova. Sono una persona abbastanza attenta nella scelta degli alimenti che acquisto, sempre con un'occhio di riguardo al biologico e all'ambiente, ma quando mi trovo a far la spesa in vacanza faccio fatica ad adeguarmi a ciò che il (Super) mercato offre. Ad esempio, faccio sempre molta attenzione alle uova, che acquisto solo se rigorosamente biologiche (oltre che fresche, ovvio!). Ma i supermercati e le ditte produttrici barano alla grande sulle confezioni: avete mai notato che NESSUNA confezione riporta all'esterno, quindi dove è visibile da tutti, il codice di produzione? Mi spiego meglio: quando acquistiamo le confezioni,sappiamo da dove arrivano? Sappiamo come viene trattata la gallina che ci fornisce le uova? Sappiamo se ha mangiato sano, se ha mai visto un raggio di sole, se non è stata imbottita di antibiotici??
Per legge le uova devono avere (sia sulla confezione che sul guscio) un codice: ma se all'esterno la confezione non riporta niente, come faccio a leggere il codice sul guscio? Apro la confezione?!
In ogni caso il primo numero che trovate stampigliato sul guscio indica come è stata allevata la nostra gallina.
- "0" - Produzione biologica (accesso quotidiano all’esterno, spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, un massimo di dodici galline per metro quadrato al coperto, mangime biologico)
- "1" - All'aperto (accesso quotidiano all’aperto, spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, un massimo di dodici galline per metro quadrato al coperto)
- "2" - A terra (allevamento a terra senza gabbie ma in capannoni chiusi senza accesso all’esterno, un massimo di dodici galline per metro quadrato, nidi, trespoli, lettiere)
- "3" - In gabbia (allevamento intensivo in batteria, quattro o cinque galline per gabbia, spazio inferiore ad un foglio di carta A4, assenza di nidi, trespoli e lettiere, impossibilità di soddisfare comportamenti naturali, luce artificiale forzata e taglio del becco per evitare il cannibalismo).
Perchè vi parlo di questo? In Sardegna, dove ho passato la mia vacanza, è diffusa la catena dei supermercati Sigma: al momento di acquistare le uova scopro che ne hanno di un solo tipo (in un supermercato fornito, un solo tipo di uova??), involucro in plastica con dicitura esterna "UOVA DI MONTAGNA". Uhmmm!....in Sardegna? In un'isola circondata dal mare "uova di montagna"?? Apro la confezione: CODICE 3, allevamento in batteria! Ma i produttori ti scrivono uova di montagna, con una bella foto di montagne verdi e cieli sereni per invogliarti e se non controlli ci caschi! Chiedo se hanno solo quelle, mi dicono di si e così rinuncio all'acquisto. Ma prima di partire ripasso a vedere: ne hanno aggiunto un altro tipo! Questa volta la dicitura è "UOVA DI SARDEGNA".......avranno forse galline autoctone?! Anche qui, sulla confezione una bella gallina bianca che razzola nell'aia di una fattoria con sole splendente .....ma nessun codice esterno! E apro anche questa confezione: CODICE 3! E te pareva!!!
Conclusione: non fatevi fregare dalle scritte e dalle immagini, controllate il codice!!
Giusto!! Anch'io sono super attenta nell'acquisto delle uova per tutti i motivi che hai elencato ma soprattuto perché l'allevamento in batteria è una vera barbarie indegna di un paese civile!! Il problema è che le uova compaiono anche in tantissimi prodotti (pasta, biscotti dolci vati ecc.) e lì è proprio impossibile controllare...vita dura per chi vuole essere un "consumatore" (orrenda espressione) consapevole..
RispondiEliminaQuando ero bambina ho visitato con la scuola un allevamento di galline ovaiole (oggi, sarebbe un codice 3). Non era un bello spettacolo.
RispondiEliminaPurtroppo i produttori, interessati ovviamente solo al loro guadagno, cercano sempre di fregarci con packaging accattivanti e ingannevoli, ma in certi - rari- casi abbiamo a disposizione strumenti per operare scelte consapevoli, che devono essere sfruttati... hai fatto bene a divulgare.
A presto
E' vero! Almeno dove è possibile scegliere, sarebbe opportuno farlo!
RispondiEliminaE' sempre un argomento interessante quello che tratta degli alimenti con cui ci nutriamo...Che in vacanza a volte occorre adattarsi questo si sa (magari c'è un'offerta meno varia, marche a noi sconosciute oppure il biologico è difficile trovarlo...), ma che si debba essere truffati in questo modo, proprio no! Nel supermercato dove vado io a comprare le uova (quando mio babbo non le acquista dal contadino) il codice di cui parli è ben visibile sulla confezione, per fortuna. Mi sembra invece una grossa presa in giro dei consumatori quelle galline immerse nella natura quando vengono allevate in batteria...hai fatto bene a segnalare questa cosa, ciao!
RispondiEliminaio ringrazio, rendo onore e lode a mia nonna che tiene sei galline a razzolare ogni giorno libere nel campo e che mi manda sempre le uova, tramite i miei genitori o suoceri! altrimenti, vai con le bio della coop... ma, come dici tu, quando si va via è un problema!! :-(
RispondiEliminaUn post molto utile,sottolinea un problema importante e diffuso.
RispondiEliminaLe legggi ci sono,sta anche a noi vigilare perchè vengano rispettate.
Grazie,hai fatto molto bene a parlarne con una importante documentazione,Costantino.
Ed un pizzico d'invidia per le vacanze in Sardegna