mercoledì 19 settembre 2012

Detto, fatto!

Quando si dice il caso! Riprendendo il post sulle capsule per caffè che trovate QUI, una collega mi racconta che in casa ha la macchinetta per capsule Bialetti e che una volta usate, le suddette finiscono nell'indifferenziata: troppo lavoro a smontarle tutte e dividerle. Ma dico........portamene un pò, le smonto e vedo cosa farne. 



Detto, fatto!



Mi arriva con un sacchetto pieno. Uhmmm..... effettivamente dentro queste capsule ci sono diversi materiali: alluminio, plastica, filtro carta e caffè....................e io giù a smontare e dividere e lavare! 




Una volta separati i materiali mi pongo il problema di cosa fare con l'alluminio e la plastica, e mi viene in mente che Francesca nei commenti mi parlava di gioielli fatti con le cialde del caffè. Cercando su youTube ho trovato QUESTO tutorial, che ho un pò modificato nella curvatura con le pinze: non mi piace fare le cose uguali a come le vedo, e quindi invece di dare solo delle curvature, come suggerisce il video, ho proprio pieghettato tutto il bordo. Ho poi inserito dei tondini di corniola nera che avevo in casa, residuo di una collana smontata.

Ed ecco qua il risultato



Che ve ne pare? A me non dispiace affatto!





Questa forma pieghettata mi ricorda i trucioli di legno che scendono dal temperamatite, ricordi di scuola e di odore di grafite.........












Naturalmente l'ho già indossata e qual'è stato il risultato?


Tre colleghe che la vogliono uguale!


SIGH!

AAA Cercasi capsule usate!!!

domenica 9 settembre 2012

Profumo di casa

Girando per il supermercato notavo che ci sono interi scaffali pieni di deodoranti ambientali: da un pò di anni a questa parte è un settore in espansione, non basta più avere la casa pulita, deve anche essere profumata. Vero è che entrare in casa e sentire odore di fritto, di aglio, di fumo o magari anche di chiuso non è il massimo della vita, e certamente una casa profumata è più gradevole e accogliente, è più "in". Anche la pubblicità ci mette del suo: casa profumata è uguale a famiglia felice, o peggio ancora, casa profumata equivale ad aria pulita (avete presente le pubblicità con profumo di pino? oppure di montagna? o di cascate?). 
Peccato che i deodoranti ambientali rientrino nella categoria delle sostanze  domestiche dannose, dato che piuttosto che migliorare l'aria, la inquinano: possono rilasciare nell'aria sostanze organiche volatili, fra le quali ne troviamo alcune i cui effetti dannosi sono noti, come irritanti per occhi, naso, gola, allergizzanti se inalati o addirittura sospettate di cancerogenicità, mentre per altre sostanze gli effetti sono ancora sconosciuti. 
I diffusori elettrici rappresentano circa un terzo del mercato, mentre gel e candele occupano il 15% . Questi dispositivi riescono a diffondere il profumo in maniera molto volatile ed esso si diffonde immediatamente nell'aria; ma neanche le candele e l'incenso sono privi di colpe. Le candele liberano l'acroleina, la formaldeide e l'acetaldeide in concentrazioni in generale superiori alle norme raccomandate dall'agenzia europea per la tutela dell'ambiente (EPA).
L'esposizione ad alcuni tipi d'incenso è altrettanto a rischio: possono contenenere sostanze come i benzeni, derivati del petrolio che causerebbero disturbi alla salute come la tosse, l'asma, ma di questo ne parlerò a parte. 
D’altro canto non esiste al momento alcuna normativa specifica in ambito nazionale ed europeo che obblighi i produttori ad indicare in etichetta gli ingredienti utilizzati. 
Se gli effetti sono negativi per l'ambiente e per la nostra salute perché non ci sono normative adeguate?

Detto questo, che non è poco, dobbiamo rinunciare ad avere la casa profumata? Niente affatto! 
Anzitutto ricordarsi sempre di arieggiare frequentemente gli ambienti chiusi ed evitare o ridurre l'uso di sostanze profumate se di incerta composizione. Possiamo poi optare per delle alternative naturali.


1) Oli essenziali

Ottimo l’olio essenziale di pompelmo, antisettico e rinfrescante, ma anche the verde e lavanda. Rosa o mandarino sono più adatti alle temperature fredde.





2) Un bel mazzo di eucalipto o di lavanda


Niente di meglio che un mazzo di rami secchi di eucalipto in casa : lascia un profumo fresco e pulito per lungo tempo. Stessa cosa per la lavanda.




3) Le spezie

Utilizzare ciotoline sparse per la casa contenenti cannella, chiodi di garofano, grani di pepe rosa, baccelli di vaniglia, anice stellato.



4) Pomander

Nei tempi antichi le donne portavano appesa alla cintura o al collo una piccola sfera di metallo prezioso contenente un profumo solido a base di cera d’api, che serviva a spandere profumo attorno (e anche coprire il cattivo odore poichè l’igiene personale era un optional…) e si chiamava pomme d’ambre. Da questo uso deriva il pomander, una piccola opera d’arte che impregnerà la vostra casa di un profumo speziato e funzionerà anche da antitarme.
La ricetta è tratta da un vecchio libro di Barbara Milo Ohrbach, “ La stanza profumata”


arance o mele
chiodi di garofano
polvere di cannella o iris
nastro di stoffa
nastro adesivo di carta
ferro da calza




Avvolgete il nastro adesivo intorno all’arancia, incrociandolo sopra e sotto, proprio come fareste per confezionare un pacchetto regalo; col ferro da calza praticate dei fori nel frutto, negli spazi rimasti liberi. Ora inserite nei buchi i chiodi di garofano: infilateli nella buccia leggermente distanziati tra loro. Continuate finché la vostra arancia non sarà ricoperta di garofano. Quando il frutto è pronto, togliete il nastro adesivo e cospargetelo abbondantemente con polvere di cannella o di iris. Avvolgete il tutto in carta da cucina lasciando dell'altra polvere cannella sul foglio e riponetelo su di un vassoio (non in ambiente chiuso) per 10/15 giorni girandolo una volta al giorno e spruzzandolo con la miscela di spezie finché sarà completamente indurito. Questo trattamento potrà richiedere circa due settimane se avrete l’accortezza di scegliere frutti piccoli. Mettete del nastro di seta o della rafia dove sono rimaste le strisce che erano occupate dal nastro adesivo e appendetelo. 
Non gettate mai via un pomander. Non si guasta, si indurisce soltanto e si restringe leggermente con il passare del tempo. Se il profumo si affievolisce inumiditelo immergendolo rapidamente in una ciotola di acqua molto calda; poi mettetelo in una ciotolina di miscela di spezie o polvere di cannella e copritelo con un foglio di plastica. Giratelo tutti i giorni per diverse settimane e il pomander tornerà come nuovo. Potete anche aggiungere una goccia di olio essenziale.



sabato 1 settembre 2012

La saggezza contadina







 Il dialetto è il linguaggio popolare per eccellenza, linguaggio che va piano piano scomparendo; ma cosa si intende per "linguaggio popolare"? In genere si intende un modo di parlare riferito ad una comunità che è caratterizzata da un proprio idioma dialettale. Il dialetto si esprime con frasi brevi e incisive, che trovano la loro realizzazione nei proverbi, che sono un sunto perfetto della saggezza popolare e della sintesi del mondo contadino. I proverbi in generale, e in particolare quelli sul tempo, derivano da un'osservazione della natura e dei fenomeni atmosferici. Da qui nascono i detti contadini sul tempo e mi piace ricordarli, in questa nostra società che ha dimenticato il valore che la terra ha avuto per i nostri avi. Il calendario è così permeato nelle sue ricorrenze da questa sorta di "scientificità" contadina, che associa poi al fenomeno naturale, al periodo dell'anno anche la simbologia religiosa del santo. Il dialetto è di per sè una lingua parlata, non scritta e quindi risulta di non facile lettura, quello della mia zona (il legnanese) deriva dal milanese con contaminazioni varie.......e con questo post partecipo al Linky party di Topogina che questa settimana ha come argomento i dialetti.


Pruverbi in sul temp



Quandu l'aqua la fà i cocò la da pioö par un bel pò.   
(Quando l'acqua fa le bolle [nelle pozzanghere] deve piovere per un bel pò)



Quand' ul tempuràl al vegn dul Rià ciàpa la sapa e cùr a cà; quand' ul tempuràl al vegn da muntagna ciàpa la sapa e va in campagna.
Se ul tron al vegn d'Abià ciapa la sapa e vegn a cà; se inveci 'l vegn da Com al pasa no l'Urona parchè 'l sa ferma prima da Saròn.
(Quando il temporale viene dal Ticino prendi la zappa e corri a casa [sicuramente pioverà]; quando il temporale viene dalla montagna prendi la zappa e vai in campagna.
Se il tuono viene da Abbiategrasso prendi la zappa e vieni a casa; se invece viene da Como non passa l'Olona perchè si ferma prima a Saronno)





Ciàr da matina e rus da sìra, al farà un bel vol dì da fira.
(Chiara l'alba e rosso la sera, farà bel tempo per otto giorni di fila)


Quand'l su'l guarda indrè ghem l'aqua ai pè.
(Quando il sole guarda indietro abbiamo l'acqua ai piedi [ quando sul far della sera il sole fa capolino tra le nubi, sicuramente pioverà]).


Quand'l ragn al fa a tira al fa bèl matina e sira.
(Quando il ragno fa la tela farà bello da mattina a sera)






Sa 'l piòö  in lüna setembrina par sèl lün g'avaròm aqua fina. 
(Se piove durante la luna di settembre per sette lune avremo pioggerellina)



Quand'l gal al canta föra ura ul bèl tempu 'l và in malura.
(Quando il gallo canta fuori orario, il bel tempo va alla malora [si guasta])






Sa 'l piòö nò par Pasqua g'avarom püsè üga che frasca.
(Se non piove per Pasqua avremo più grappoli d'uva che foglie)



Ul ventu al mör no da sedi.
(Il vento non muore di sete [dopo il vento viene la pioggia])






C'e' Crisi!