domenica 29 agosto 2010

Corso di ceramica raku: "Il pensatore"

Un corso di ceramica raku: ecco, era proprio ciò che avevo in mente per le mie vacanze e ne ho approfittato!
 Raku, tecnica di origine giapponese, nasce in sintonia con lo spirito zen che esalta l'armonia presente nelle piccole cose e la bellezza nella semplicità e naturalezza delle forme. L'origine del raku è legata alla cerimonia del tè: un rito, realizzato con oggetti poveri tra i quali il più importante era la tazza, che gli ospiti si scambiavano l'un l'altro. Le sue dimensioni erano tali da poter essere contenuta nel palmo della mano.

Avevo voglia di tornare alla manipolazione della creta, cosa che non faccio da parecchi anni, forse dai tempi dell'artistico; tra i vari pezzi realizzati, ho pensato ad una scultura che avesse un significato ed è nato
 "Il pensatore".
                                                      Pezzi pronti per la cottura nel forno



Spiando nel forno in funzione

Il forno viene aperto e l'oggetto viene preso attraverso apposite pinze e viene immediatamente depositato in un contenitore di metallo pieno di materiale combustibile (fogli di giornale, trucioli, segatura ecc.) che oltre a bruciare soffoca anche il pezzo, provocando una grossa riduzione.


I pezzi appena tolti dalla cottura


Soffiatura per raffreddare il pezzo.

L'effetto decorativo, con riflessi metallici e cavillatura, la singolarità del processo, dove l'oggetto è estratto incandescente dal forno, ne fanno una tecnica decisamente emozionante, che stravolge il metodo ceramico classico. Durante il processo raku il pezzo subisce un forte shock termico; è quindi necessario utilizzare un'argilla robusta e refrattaria.
Il pensatore in attesa di procedere al lavaggio

Ecco la mia scultura terminata e pulita
Particolare della testa
Ho utilizzato ossido di rame per ottenere il colore verde, con riflessi metallici color rosso rame


 


Il pensatore indiano

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:

"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"

"Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro.

"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.

"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?" Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.

Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché?

Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."

Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."

Gandhi

mercoledì 11 agosto 2010

Corallo rosso o Corallium rubrum

Il corallo ha in gioielleria un fascino particolare: rappresenta infatti il veicolo per una sensazione di estate, sole e mari lontani.


Bracciale

Le origini del nome sono incerte: alcuni sono convinti che derivi dal greco „koraillon“ che significa "scheletro duro" del corallo animale. Un'altra ipotesi possibile è “kura-halos”, che significa " forma umana" ed in effetti i rami del corallo spesso ricordano la forma di una persona. Altri propendono per la teoria che la parola derivi dall'Ebraico “goral”,il nome per le pietre utilizzate per l'oracolo, ed infatti, i rami di corallo venivano usati per gli oracoli, in Palestina, Asia minore e nel Mediterraneo.
I coralli sono prodotti da minuscole forme di vita, che si trovano nelle profondità marine in vaste colonie che  possono crescere fino a 40 cm d'altezza, la sottigliezza dei rami, comunque difficilmente è piu larga di 4 cm. Solo i terminali sono un pò piu sottili.


I rami di corallo sonopiuttosto fragili e vengono tradizionalmente pescati alla luce del giorno dalle profondità dei mari. Siccome il corallo di prima qualità è diventato piuttosto raro, oggigiorno si cerca di avere un approccio piu coscenzioso. Durante le fasi della lavorazione  i pezzi vengono puliti e trattati con seghe molto sottili prima di procedere al taglio ed intaglio dei pezzi. La fase finale è quella della lucidatura.
Il corallo di Alghero, città di lingua e tradizione catalana in Sardegna, è conosciuto come tra i più pregiati del Mediterraneo per la quantità, qualità, compattezza e soprattutto per il colore rosso rubino.


Particolare della chiusura

Il bracciale ha una base in perline e la parte superiore ricoperta con chips in corallo rosso di Alghero