sabato 15 giugno 2013

Hobbisti, approvata la legge che regolamenta i mercatini

Un bel giro di vite sui mercatini degli hobbisti è arrivato con legge regionale in Emilia Romagna.


Dunque dal mese scorso gli hobbisti non possono vendere, barattare, proporre o esporre piu' di un oggetto con un prezzo superiore a 100 euro. 

Non solo. 

Per prendere parte ai mercatini gli hobbisti dovranno richiedere al proprio Comune di residenza, previo pagamento di 200 euro, un tesserino che consente la partecipazione a 10 manifestazioni all'anno, per un massimo di 2 anni nell'arco di ogni quinquennio. 

Finita così?

NO!

Nel vidimare il tesserino ogni hobbista deve consegnare al Comune l'elenco completo dei beni che intende vendere, barattare, proporre o esporre il relativo prezzo: la merce esposta e inserita nell'elenco non dovrà superare il valore di 1000 euro. 

Con questa legge vengono di fatto regolamentati quei mercatini degli hobbisti che hanno trovato crescente diffusione negli ultimi anni, venendo ad incidere sul sistema del commercio nelle aree pubbliche.
I mercatini saranno organizzati dai Comuni, che ne potranno affidare a terzi la gestione, così come avviene anche per le fiere e per i mercati. Nella nuova disciplina, i Comuni devono prevedere che la partecipazione degli hobbisti avvenga con criteri di rotazione e senza il riconoscimento di priorità ottenute per la presenza ad edizioni precedenti. I Comuni sono tenuti a redigere un elenco dei partecipanti a ciascuna manifestazione, da inviare annualmente alla Regione.  
La legge stabilisce anche le sanzioni, che vanno da 250 a 1.500 euro, e si applicano nei seguenti casi: assenza del titolare del tesserino identificativo, o mancata esposizione del tesserino al pubblico o agli organi preposti alla vigilanza; mancata consegna al Comune, in occasione della vidimazione del tesserino, dell’elenco dei beni oggetto di vendita, ovvero accertata incompletezza o non veridicità dell’elenco; vendita, baratto, proposta o esposizione di più di un oggetto con un prezzo superiore a 100 euro.

Però vediamo di capire: chi è hobbista e chi no?

Secondo questa legge NON E' HOBBISTA chi vende opere del proprio ingegno.

 Ma allora chi vende opere del proprio ingegno cos'è??

E  inoltre, le associazioni che spesso fanno raccolta fondi attraverso un banchetto di cose vecchie, magari messe a disposizione dagli stessi associati, cosa devono fare?
Munirsi anche loro di tesserino?

Mi pare che questa legge abbia creato una notevole confusione e vorrei capire cosa succederà.

I comuni dell’Emilia Romagna, nel recepire questa legge come si comporteranno? Metteranno insieme hobbisti e  creatori d’opere dell'ingegno, richiedendo il tesserino per tutti ( e mettendo in cassa un pò di soldi che, visti i tempi, ai comuni farebbero comodo?). Pur non abitando in Emilia Romagna mi sto ponendo molte domande .........non sia mai che altre regioni prendano esempio! 


E voi cosa ne pensate di questa regolamentazione?