Nelle rappresentazioni mentali più diffuse il fiore di giglio è quello bianco, candido, dal portamento elegante, raffinato, profumato in modo penetrante. Ma non è l'unico giglio, ce ne sono di molti colori e varietà, ma questo giglio scarlatto ha sempre colpito il mio occhio con i suoi colori.
La sua immagine è presente sulle sculture assire e sulle tombe egiziane, e presso questi due imperi il giglio diventò l’emblema della sovranità reale e dell’innocenza verginale delle ragazze che si sposavano. Rappresentazioni di questo fiore, simbolo di uno stile di vita di alto rango, sono state scoperte in alcuni affreschi cretesi risalenti all’incirca al 1580 a.C e allo stesso periodo minoico appartengono anche i gigli stilizzati rappresentati come
emblema del potere, insieme ai grifoni, sulle pareti nella sala del
trono del Palazzo di Cnosso.
Rappresentare questi gigli attraverso il vetro non è facile, tagliare e andare a comporre i pezzi, e attendere che il forno lavori, sperando che il risultato sia quello voluto.
Ho "sbriciolato" anche i piccoli scarti di vetro e li ho sparsi sulla superficie per dare un tocco di colore.
Piano, piano ho composto un girotondo di gigli colorati.......alcuni in attesa di schiudersi, altri già sbocciati.
Mi ci è voluto un pò di tempo, ma tutto sommato sono abbastanza soddisfatta del risultato.
L'orologio scandisce inesorabile il passare delle ore, il trascorrere del tempo.
E contemplo l'ora dei gigli.
Qualche notizia sulla festa di San Giovanni
In questa festa convergono i riti indoeuropei e celtici, che esaltano i poteri della luce e del fuoco, delle acque e della terra; tutte le leggende si basano su di un evento che accade nel cielo. Il 24 giugno il sole, che ha appena superato il punto del solstizio, comincia a decrescere, sia pure impercettibilmente, sull'orizzonte : insomma, noi crediamo che cominci l'estate, ma in realtà, da quel momento in poi, il sole comincia a calare, per dissolversi, al fine della sua corsa verso il basso, nelle brume invernali. Sarà all'altro solstizio, quello invernale, che in realtà l'inverno, raggiunta la più lunga delle sue notti, comincerà a decrescere, per lasciar posto all'estate.
E' così che avviene, da millenni, la corsa delle stagioni. Nella notte della vigilia di San Giovanni, la notte più breve dell'anno, in tutte le campagne del Nord Europa l'attesa del sorgere del sole era (è ?) propiziata dai falò accesi sulle colline e sui monti, poiché da sempre, con il fuoco, si mettono in fuga le tenebre e con esse gli spiriti maligni, le streghe e i demoni vaganti nel cielo. Attorno ai fuochi si danzava e si cantava, e nella notte magica avvenivano prodigi : le acque trovavano voci e parole cristalline, le fiamme disegnavano nell'aria scura promesse d'amore e di fortuna.
Un fiore nobile,che spicca sugli altri.
RispondiEliminaLo hai descritto perfettamente,nel contesto storico e nelle sue leggende più belle.
Grazie Costantino, son contenta che lo scritto ti sia piaciuto!
EliminaAnche a me piace molto questa specie di giglio. Lo trovo elegante e nello stesso tempo "alla portata".
RispondiEliminaSei una specie di saltimbanco della creatività...e soprattutto della bravura nel trovare spunti particolari.
Un caro saluto. ciaooo
Mi piace la definizione di saltimbanco, grazie Carla!
EliminaCiao Marshall, post molto interessante, grazie!
RispondiEliminaComplimenti per il bellissimo orologio, scusa la mia ignoranza: ma il forno è un tipo specifico per il vetro? E quanti gradi raggiunge? Con questo caldo...mi vien male solo a pensarci!!
Buona giornata!
Carmen
Si, il forno è specifico per la cottura del vetro e arriva fino a 1100°...quanto al caldo non me ne parlare!! Oltretutto per la cottura occorrono circa 12 ore, per fortuna è in un locale separato....entrarci è davvero dura!!
EliminaInteressanti ed anche suggestive le notizie che hai trovato sulla festa di S. Giovanni, non le conoscevo eppure è anche il patrono della mia città...Molto bello il giglio scarlatto, a volte l'ho visto in posti di mare e tempo fa ho piantato i suoi semi, chissà se quando fiorirà sarà simile a questo! Hai saputo interpretare benissimo questo bel fiore Marshall, il vetro è un materiale che amo molto e le sue tecniche di lavorazione sono affascinanti. Ho idea che quella che usi tu sia davvero difficile, complimenti per gli ottimi risultati che ottieni!
RispondiEliminaCiao Marshall!
RispondiEliminaComplimenti per il tuo post: dalla foto del fiore, alla sua storia e alla tua creazione tutto è curato nei minimi dettagli!
A presto!
ma è bellissimo quest'effetto! brava
RispondiEliminabello l'orologio... certo che il vetro è proprio come la ceramica... infili dentro e incroci le dita!! :-)
RispondiEliminaaltra cosa: la conosci l'acqua di san giovanni? a casa mi si fa tutti gli anni (e vedi, adesso che sto lontano me ne sono dimenticata) con erbe aromatiche e petali di fiori (anche gigli) lasciati in infusione la notte del santo... e il giorno dopo ci si lava con quella!! :-)
Ecco, no, l'acqua di San Giovanni non la conosco, ma mi piacerebbe saperne di più. Mi piace conoscere le usanze che si tramandano, scoprirne le origini, ma soprattutto sono un patrimonio, una sorta di memoria storica che non deve andare perso!
EliminaCiao Marshall! Vorrei invitarti a partecipare allo swap che stiamo organizzando io e Fra di Nella Mia Nicchia c’è…
RispondiEliminaSi tratta si scambiarsi una lantenina/porta lumino da noi creata o decorata. Le iscrizioni chiudono il 17 luglio. Sei dei nostri? Allora vieni a segnarti! http://cecrisicecrisi.blogspot.it/2012/07/blog-swap-lanternina-fai-da-te-fra-e-alex.htm
Alex di C’è crisi!
Ciao Alex! Avevo letto dello swap ma.....sono in partenza per le vacanze e la mia priorità sono le valigie!!
EliminaAlla prossima!
Ciao Marshall! Mi piace l'effetto "sbriciolamento" che hai usato! Non ho mai visto i gigli di San Giovanni dal vero, ed anzi li ho conosciuti proprio attraverso il tuo post...
RispondiEliminaa presto!