domenica 21 ottobre 2012

I diritti degli utenti al tempo del digitale


Quanti di noi utilizzano iTunes? 



Tra le persone che hanno sulle spalle qualche primavera, penso che molti non lo conoscano o non ne facciano uso; ma ci sono i figli e i nipoti, ormai praticamente tutti i ragazzi che hanno superato la decina d’anni utilizzano iTunes per scaricare musica. Questo è uno dei miti della nostra epoca, ogni epoca è fatta di miti e leggende che rivelano i sentimenti del periodo storico che stiamo percorrendo.

E quando scarichiamo musica da iTunes cosa acquistiamo? 

Non un bene fisico, non abbiamo acquistato un cd e nemmeno un brano: il possesso è diventato intangibile. Dite ciò che volete, sarò poco (o per niente) moderna, ma il verbo “comprare” per me equivale a toccare con mano l’oggetto del mio acquisto. Sarò materialista, ma spendo più volentieri 20 euro per un libro di carta, che 5 euro per un ebook. In buona sostanza il nostro acquisto su iTunes riguarda la concessione ad usare un servizio, per giunta non trasmissibile, quindi a tempo determinato: insieme alla nostra vita termina legalmente anche la vita di ciò che abbiamo acquistato e cioè la sua fruizione. Insomma, dopo la mia morte non potrò lasciare in eredità i miei amati Led zeppelin e Jimi Hendrix, solo per citarne alcuni.

Non vi pare una scemenza? 



Eppure è così. La licenza è nominale, non può essere passata di padre in figlio così come si fa con libri, cd e dvd. Allora la domanda è: non si può riversare questa eredità digitale su un comune hard disk? Nossignori. Non secondo le condizioni d'uso previste su iTunes, che vietano espressamente il trasferimento dei contenuti acquistati in favore di un terzo soggetto. 
E se lo facessi che potrebbe succedere? Un'irruzione della polizia nella mia casa, che si piazza al computer e cancella uno per uno tutti gli mp3 dall'hard disk?
Mi pare uno scenario poco probabile.

Viviamo nell’epoca del digitale, del dematerializzato: anche Amazon ha condizioni di utilizzo simili. Quando acquisti Jane Eyre non stai comprando il libro, ma solo il diritto a leggerlo.

Magari un pò di chiarezza non guasterebbe.

Intanto sarebbe preferibile che negli spot degli album fosse scritto “clicca qui per scaricare la licenza all’ascolto”, in modo che tutti siano consapevoli che non si sta acquistando niente.



Sarò una nostalgica che ama l’odore dei libri e il fruscio dei dischi in vinile, ma nell’era dell’iPad trovo che la carta abbia ancora una sua utilità: la posso riciclare facendo la cartapesta, ci posso  incartare oggetti, ci posso pulire vetri e specchi.
Con l’iPad mi risulta un po’ difficile incartare oggetti e pulirci i vetri. 
E anche fare la cartapesta!

7 commenti:

  1. Ti capisco cara Marshall un tempo quando comperavi un trentatre giri avevi in mano qualcosa,
    alle volte facevi pure la coda per aquistarlo
    come mi capitò per venticinquemilabaci di celentano, però il disco c'è lo acora fa qualche fruscio ma posso toccarlo,
    ciao buona serata.

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  2. Come darti torto? Sarà forse per questo che da consumatrice quasi accanita di musica che ero da giovane, adesso me ne sono molto allontanata? Bohhhhh, sarà... fatto sta che così non ho più il gusto che avevo prima! O sarà anche l'età??? :-0

    Buona giornata

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  3. Eh si, hai proprio ragione!! Io ho una certa età e non scarico musica..ma un sacco di gente lo fa e in effetti paghi il servizio ma di fatto.. non hai in mano niente! La cosa che mi sorprende sempre moltissimo è che c'è chi paga pure per le musichette delle sonerie telefoniche..assurdo!
    Sai che sto leggendo il seguito de "L"amica geniale" di E.Ferrante..se ricordo bene il libro me l'avevi suggerito tu..buona serata!
    Carmen

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  4. Non posso essere più che d'accordo con il tuo scritto, cara Marshall.
    Sarà anche un questione d'età, ma ti porto l'esempio di mio marito che, con i miei stessi anni, si diverte molto di più con l'iPad.
    Forse è la classica eccezione che ...
    Per me, che amo i libri, poi, la carta è vita:)
    Ciao e buona serata,
    Lara

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  5. Non mi ero mai posta veramente il problema, ma comprare "virtuale" non piace neanche a me, e non ho mai preso nulla. Nel mio iTunes ci sono solo le canzoni che ho su dischi reali!

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    1. Mi sono informata! Tanto per cominciare l'acquisto iTunes ha senso solo se si è interessati a poche canzoni di un album, quindi se si compra "a dettaglio". Secondo: alla stessa libreria iTunes si possono connettere cinque apparecchi. Fatto sta che se si vuole tutto l'album e/o qualcosa che resti non è la soluzione ideale...

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  6. Sai che non avevo mai pensato alla questione della licenza?

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