Il dialetto è il linguaggio popolare per eccellenza, linguaggio che va piano piano scomparendo; ma cosa si intende per "linguaggio popolare"? In genere si intende un modo di parlare riferito ad una comunità che è caratterizzata da un proprio idioma dialettale. Il dialetto si esprime con frasi brevi e incisive, che trovano la loro realizzazione nei proverbi, che sono un sunto perfetto della saggezza popolare e della sintesi del mondo contadino. I proverbi in generale, e in particolare quelli sul tempo, derivano da un'osservazione della natura e dei fenomeni atmosferici. Da qui nascono i detti contadini sul tempo e mi piace ricordarli, in questa nostra società che ha dimenticato il valore che la terra ha avuto per i nostri avi. Il calendario è così permeato nelle sue ricorrenze da questa sorta di "scientificità" contadina, che associa poi al fenomeno naturale, al periodo dell'anno anche la simbologia religiosa del santo. Il dialetto è di per sè una lingua parlata, non scritta e quindi risulta di non facile lettura, quello della mia zona (il legnanese) deriva dal milanese con contaminazioni varie.......e con questo post partecipo al Linky party di Topogina che questa settimana ha come argomento i dialetti.
Pruverbi in sul temp
Quandu l'aqua la fà i cocò la da pioö par un bel pò.
(Quando l'acqua fa le bolle [nelle pozzanghere] deve piovere per un bel pò)
Quand' ul tempuràl al vegn dul Rià ciàpa la sapa e cùr a cà; quand' ul tempuràl al vegn da muntagna ciàpa la sapa e va in campagna.
Se ul tron al vegn d'Abià ciapa la sapa e vegn a cà; se inveci 'l vegn da Com al pasa no l'Urona parchè 'l sa ferma prima da Saròn.
(Quando il temporale viene dal Ticino prendi la zappa e corri a casa [sicuramente pioverà]; quando il temporale viene dalla montagna prendi la zappa e vai in campagna.
Se il tuono viene da Abbiategrasso prendi la zappa e vieni a casa; se invece viene da Como non passa l'Olona perchè si ferma prima a Saronno)
Ciàr da matina e rus da sìra, al farà un bel vol dì da fira.
(Chiara l'alba e rosso la sera, farà bel tempo per otto giorni di fila)
Quand'l su'l guarda indrè ghem l'aqua ai pè.
(Quando il sole guarda indietro abbiamo l'acqua ai piedi [ quando sul far della sera il sole fa capolino tra le nubi, sicuramente pioverà]).
Quand'l ragn al fa a tira al fa bèl matina e sira.
(Quando il ragno fa la tela farà bello da mattina a sera)
Sa 'l piòö in lüna setembrina par sèl lün g'avaròm aqua fina.
(Se piove durante la luna di settembre per sette lune avremo pioggerellina)
Quand'l gal al canta föra ura ul bèl tempu 'l và in malura.
Sa 'l piòö nò par Pasqua g'avarom püsè üga che frasca.
(Se non piove per Pasqua avremo più grappoli d'uva che foglie)
Ul ventu al mör no da sedi.
Io sapevo " rosso di sera bel tempo si spera" ma non otto giorni!
RispondiEliminaCiao benvenuta! Stando al proverbio pare che si debba guardare anche l'alba che deve essere chiara...proviamo!
EliminaVivo in una zona piemontese ma dal dialetto sostanzialmente lombardo, ed ho vissuto da ragazzo, la realtà contadina, con le sue atiche e le sue saggezze.
RispondiEliminaPer questo ho particolarmente apprezzato questo tuo post.
Sei stata brava a scrivere in dialetto...io certe lettere e certi accenti non sapevo proprio dove pescarli! Molto interessante il tuo post con i proverbi popolari della tua zona. Hai detto bene "scientificità": sembra infatti, leggendoli, che ci sia, dietro alla saggezza contadina, un'osservazione ed uno studio accurato dei fenomeni naturali. Ma certo per loro era una cosa di vitale importanza. Ciao Marshall, buona domenica e speriamo che il ragno faccia la tela!
RispondiEliminaChe belli i proverbi in dialetto, sembrano più immediati e incisivi che tradotti in italiano!
RispondiEliminaComplimenti, vado a votarti!!!
RispondiEliminaCiao,
Lara
Troppo belli i proverbi in dialetto! Con poche parole si esprime una grande saggezza!
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