Per le amanti del caffè rinunciare ad una buona tazza di questa profumata bevanda scura è cosa assai dificile, specie poi se è fatto con una deliziosa cialda che ci dona quel gusto unico come di una tazzina al bar: è così che il caffé ha perso la sua dimensione popolare, rappresentato dalla moka, per entrare nel mondo dei super profitti, rappresentato dalle capsule.
Ed ecco l'invenzione di nestlè, il caffè domestico Nespresso in capsule, esclusivo ed elegante, che fornisce macchine e capsule che funzionano solo insieme, il "killer" del settore del macinato. Solo in Italia la multinazionale ha venduto 350 mila macchine. E figuratevi quante capsule!
Non tutti sanno però che le tanto care cialde di caffè presentano tuttora un grande ed irrisolto problema in termini di smaltimento. Le cialde di caffè finiscono infatti nella raccolta indifferenziata, perdendo così una occasione di riciclo che di fatto ad oggi non esiste e che risulta oggettivamente difficile.
E d'altronde, quando si punta ad una pubblicità imperniata sull'esclusivo e l'elegante volete che ci si interessi di quanto si inquini e di quanta Co2 si immette nell'atmosfera? Son cavoli vostri!
Molto ci sarebbe da dire sul design industriale poco sostenibile e poco attento ai materiali usati e al loro smaltimento. Ogni anno in Italia si consumano 1 miliardo di capsule da caffè usa e getta (il 10% di quante ne vengono consumate nel mondo) per realizzare un kg di capsule di caffè usa e getta occorrono 4 kg di acqua, 2 kg di petrolio e 22 Kw di energia elettrica.
Al momento la direttiva europea non riconosce la capsule per il caffè come riciclabili perciò, anche se sono fatte in plastica con pellicola d'alluminio, non possono essere smaltite nella raccolta differenziata.
Però, va detto che in generale nessuna capsula è amica dell'ambiente: si producono molti rifiuti in un tempo breve.
Il primo passo è riprogettare le capsule di caffè usa e getta per risolvere il problema del loro smaltimento, non essendo riciclabili.
Il Comune di Capannori è uno dei tre Comuni italiani, insieme al comune
di Portici e a un terzo di prossima individuazione, a far parte del
progetto pilota per l’implementazione di modelli di recupero e selezione
delle capsule esauste di caffè finalizzati al loro riutilizzo. Progetto
che sarà realizzato dall’Università Federico II di Napoli in
collaborazione con l’Aiipa (Associazione Italiana Industrie Prodotti
Alimentari).
Inutile dire che per l'ambiente la scelta migliore è la moka con il caffè sfuso o una macchina espresso senza capsule, come la mia, certamente meno esclusiva ed elegante, ma sicuramente più ecologica!